Un Tenore…Scrittore 29 Settembre 2012
L’ULTIMA ROSA
Dalla prefazione di Gian Paolo Galassi
(…) Se è vero che tutte le arti, come sosteneva Mallarmè, tendono alla musica, non si può negare che l’autore stia percorrendo una strada originale in questa reductio ad unum tra l’ordine e il disordine, tra l’innovazione e il rispetto della tradizione.
I suoi pensieri in movimento oscillano tra corrispondenze e simbolismi, tra sensazioni ed emozioni, tra ricordi e proiezioni nel futuro, in una dimensione quotidiana che rimanda alla vita umile dei Crepuscolari, con una semplicità che spesso è la condizione più sincera e più vicina al mistero dell’esistenza.
IL VISCONTE DEL DESERTO
Dalla prefazione di Paolo Bollini
(…) Non è certo un libro che si possa obiettivamente leggere; è piuttosto il libro a leggere il lettore, a vestirlo nel suo meccanismo di echi, di specchi, di rimandi, dove il visivo, l’uditivo, il discorsivo diventano un’unica dinamica. Lo scritto, la musica, il disegno si scambiano continuamente di posto. (…) Solo l’autore può avere in mente la sintesi di tutte queste linee. Immaginiamo che sia il Visconte stesso a tenere le chiavi del meccanismo, che lui sappia tutti i particolari dell’intero mondo che abita. Ma forse nemmeno il Visconte stesso, in fondo, è consapevole se ciò che gli capita di normale non sia invece eccezionale, o piuttosto il contrario, e cioè che è eccezionale vivere una certa normalità (…).
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