DAL VIVO. Al Millepini di Asiago l’incontro fra il tenore e il jazzista: uno splendido show – Recensione del Giornale di Vicenza 25 Agosto 2014
DAL VIVO. Al Millepini di Asiago l’incontro fra il tenore e il jazzista: uno splendido show
Cremonini e Ciavarella in duo si divertono a viaggiare… spaiati
Ma nel mare di differenze il linguaggio delle note resta unico. Successo
Gerardo Rigoni
ASIAGO
Quando un jazzista e un tenore s’incontrano emergono tutte le loro differenze; anarchia contro regole, whisky contro acqua, l’improvvisazione contro la precisione. Ma quando due musicisti di spicco s’incontrano come il tenore Cristiano Cremonini, paragonato per timbro e fraseggio a Luciano Pavarotti, e il pianista Teo Ciavarella, uno dei pianisti jazz italiani più apprezzati a livello nazionale, emerge invece un viaggio al centro della musica. Ed è proprio così che si intitola il concerto debuttato al teatro MillePini di Asiago giovedì 14 agosto; “Voce e Piano – Viaggio al centro della Musica” il nuovo concerto del tenore Cristiano Cremonini e del pianista Teo Ciavarella. Ad affiancare il giovane tenore italiano ed il grande jazzista nel viaggio attraverso la storia di canzoni che hanno influenzato generazioni anche la cantante siciliana Agata Leanza. Dopo l’avvio con “Ma l’amore no”, dove Cremonini prima illustra la storia di questa canzone resa famosa da Alida Valli e che ha accompagnato lo sbarco degli alleati nel 1943, il percorso segnato dal trio ha portato il pubblico attraverso epoche diverse con il “Nessun dorma” di Puccini, “Besame mucho” di Consuelo Velazquez,” Yesterday” e”HeyJude” dei Beatles, “That’s Amore” di Dean Martin, “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, “Senza fine” di Paoli e “Guarda che luna” di Carosone. Il concerto, riuscitissimo nonostante non abbia registrato il tutto esaurito,ha rappresentato un interessante crossover di stili oltre che di generi e di periodi storici. Ma questa peculiarità non ha tolto nulla allo spettacolo. Grazie alla capacità di stare in scena dei protagonisti, Cremonini e Ciavarella si dimostrano davvero due showman eclettici, le differenze musicali non segnano dissonanze o disaccordi, bensì tessano una lunga ed unica melodia che lega insieme tempi e modi della musica e dell’Italia.
IL GIORNALE DI VICENZA – Spettacoli, 35
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