Cristiano Cremonini : “E l’Arte italiana toccò il cuore agli Iracheni” – Bagdad Iraqi National Theatre – 7 novembre 2012, ore 19 14 Novembre 2012
Link di YouTube:
Concerto del 7 Novembre 2012 al Teatro Nazionale di Baghdad
http://www.youtube.com/watch?
Concerto Italiano in Iraq
L’Italia è un desiderio.
È la terra che in una storia ricca e piena di colpi di scena ha dato vita ai grandi geni della poesia,
della musica, delle arti figurative che hanno influenzato tutta l’umanità.
L’appuntamento italiano in Iraq/Kurdistan iracheno è un appuntamento con le linfe della bellezza.
Nelle voci portate dal poeta Davide Rondoni, nei ritmi delle musiche popolari rivissute
da Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, nella grande musica dal Jazz di Roberto Ottaviano
e nel virtuosismo di Paganini nel violino di Elisabetta Garetti, così come nelle celebri arie d’opera
(Verdi, Puccini, Rossini) cantate da Anna Corvino e Cristiano Cremonini accompagnati dal pianista
Francesco Ricci, l’Italia dà il meglio della sua cultura e della sua bellezza.
Da sempre aperta a influenze e incroci, attraversata da popoli, lingue, gusti, l’Italia
ha una missione nel mondo: la bellezza che nasce dall’incontro tra i popoli
e che aiuta ogni popolo a conoscersi.
La Cultura, Strumento di Pace
Il Progetto “Culture, an Instrument of Peace” si fonda su due assunti: che la Cultura è parte integrante di un sistema di valori universali, quali il Sapere, la Bellezza, la Libertà. Patrimonio dell’umanità ereditato dal passato e al tempo stesso fattore internazionale di sviluppo sociale, civile, economico per il presente e per il futuro; che la Pace è dimensione dello spirito, innanzitutto.
Cultura e Pace sono, pertanto, terreno di incontro e dialogo, contrastano l’istinto d’aggressione che è negli individui e nelle nazioni. E pongono tre condizioni: la giustizia, la libertà e la dignità della persona. Per la sua millenaria storia culturale, per la sua appartenenza alla civiltà mediterranea, per il suo patrimonio artistico, l’Italia è un partner privilegiato dell’Iraq, culla anch’esso di una delle più antiche civiltà del mondo e ricco di un patrimonio archeologico, storico, letterario e musicale di straordinario valore.
L’investimento sullo scambio culturale tra Italia e Iraq/Kurdistan iracheno non è di minore importanza di altri percorsi di collaborazione bilaterale, in materia economica, giuridica, sociale, politica, volti a sostenere la costruzione democratica dell’Iraq e la pace in Medio Oriente.
Personalità e artisti espressione della cultura italiana in alcuni peculiari campi – musica e canto lirici, musica classica, folk, jazz, poesia e letteratura – saranno protagonisti di un tour artistico-culturale in Iraq: una settimana di concerti nei teatri di Baghdad, Sulaimaniya ed Erbil,
e di incontri istituzionali e con i giovani delle scuole d’arte nelle due città curde in territorio iracheno.
La cultura irachena, gli artisti e gli intellettuali hanno bisogno del supporto italiano e di mescolarsi con la cultura internazionale e con gli artisti di fama internazionale dopo decenni di isolamento e di esclusione. Questo progetto, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, intende costruire dei “ponti” tra gli artisti iracheni e italiani, offrire un’opportunità di scambio con la cultura occidentale attraverso l’Italia e porre le basi per un’ulteriore cooperazione di dialogo culturale e umano tra Italia e Iraq/Kurdistan iracheno.
An Italian concert in Iraq
Italy is for those who yearn. A land steeped in a rich history that has spawned the great
geniuses of poetry, music and figurative arts that have influenced all of humanity.
This Italian event in Iraq/Kurdistan of Iraq pivots on the notion of beauty: from the voices of poets like
Davide Rondoni, the folk music of Ambrogio Sparagna and his orchestra (or better yet, band),
the great jazz sound of Roberto Ottaviano and the virtuosity of Paganini from the violin
of Elisabetta Garetti, to celebrated operatic arias (Verdi, Puccini, Rossini) as sung by
Anna Corvino and Cristiano Cremonini to the piano accompaniment of Francesco Ricci,
Italy offers the best of its culture and beauty.
Ever open to new trends and hybrids, traversed by peoples, languages and tastes,
Italy has a mission in the world: to promote the beauty that emerges when peoples encounter
each other and that helps every individual people understand itself.
Culture, an Instrument of Peace
The project “Culture, an Instrument of Peace” is based on two assumptions. First, that Culture forms an integral part of a universal set of values, such as Knowledge, Beauty and Freedom. It represents the heritage that humanity has inherited from the past and, at the same time, an international catalyst for social, civil and economic development, both present and future. Second, that Peace is first and foremost a spiritual issue. Culture and Peace thus provide a place of encounter and dialogue, opposing the aggressive instincts of men and nations.
And they entail three conditions: justice, freedom and the dignity of the individual. Because of its ancient cultural history, its role in Mediterranean civilization and its immense artistic heritage, Italy is a privileged partner for Iraq, which, too, was the cradle of one of the world’s oldest civilizations, and whose archaeological, historic, literary and musical heritage is of exceptional value.
The cultural exchange between Italy and Iraq/Kurdistan of Iraq is of no less importance than other forms of bilateral cooperation – whether economic, legal, social or political – aimed at supporting Iraq’s democratic development and peace in the Middle East.
Personalities and artists representing specific areas of Italian culture – opera, classical music, folk music, jazz, poetry and literature – will be centre stage in a week of cultural and artistic events across Iraq, including concerts at halls in Baghdad, Sulaimaniya and Erbil, as well as institutional meetings and meetings with students from the arts schools of the two Kurdish cities.
After decades of marginalization and exclusion, Iraqi culture, artists and intellectuals need Italy’s support to a part of international culture and to interact with internationally renowned artists.
This project, supported by the Italian Ministry of Foreign Affairs, seeks to build ‘bridges’ between Iraqi and Italian artists, with the aim to create an exchange with Western culture through Italy. Hence, it also seeks to lay the foundations for a further cooperation of a cultural and human dialogue between Italy and Iraq/Kurdistan of Iraq.
Lo staff di Progetto Minerva e Law
Pierluigi Severi Capo progetto
Laura Guercio Coordinamento scientifico
Riccardo Severi Project event
International Alliance for Justice
Bakhtiar Amin Presidente
Organizzazione
Beatrice Mancini – Olga S. Mammoliti – Simona Lanzellotto
Ufficio Stampa
Francesca Ceci – Claudio Nasoni
Si ringraziano:
Conservatorio Niccolò Paganini di Genova
Conservatorio Niccolò Piccinni
Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica
Puglia Sounds
Rai Teche per la gentile concessione delle immagini
Ravenna Festival
Teatro Carlo Felice
Un particolare ringraziamento al
Ministro della Cultura dell’Iraq
Ministro della Cultura del Kurdistan iracheno
e alle Istituzioni culturali di Baghdad, Sulaimaniya e Erbil